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Sarah Meli – MioDottore.it

 
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Quel che la fiaba Vassilissa la Saggia ci ha regalato

Lo scorso 13 aprile un cerchio di donne si è ritrovato per analizzare insieme la fiaba “Vassilissa la Saggia”, secondo incontro del ciclo “Le fiabe un viaggio nell’inconscio femminile”.  Come sempre molte sono state le riflessioni seguite alla lettura condivisa…abbiamo capito che per entrare in contatto col nostro intuito bisogna prendere confidenza con il ciclo vita-morte-vita, che è necessario lasciar morire quel che deve morire, perchè a volte stare nella protezione, nella sicurezza, ostacola la possibilità di sperimentarci in altre sfide…e ancora semplicemente vivendo può accadere che determinati atteggiamenti assolutamente funzionali in un’epoca precedente non lo siano più e allora bisogna congedarsi, lasciarli andare per recuperare il contatto con noi stesse. Questo percorso può farci  sentire esiliate da tutti, perchè essere noi stesse implica prendere le distanze da molti, significa selezionare, discriminare chi e cosa può farci star bene…tutto questo non avviene in un tempo limitato, ma è un processo lungo, fatto di arresti e ri-partenze.

Posti di fronte alle scelte a cui la vita continuamente ci sottopone, capita che maturiamo la risposta senza prima esserci posti la domanda-chiave: “cosa sento di volere?”
Non è facile resistere, perchè ciò che ci circonda continuamente ci mette alla prova, fa crescere l’appetito dove prima non c’era o era davvero poco, e così finiamo col prendere una decisione, scegliere una cosa solo perchè l’abbiamo incrociata nel nostro percorso. Non è necessariamente ciò che vogliamo, ma è interessante e più la guardiamo e più ci convinciamo che è proprio ciò di cui avevamo bisogno. Un modo per non cedere a questi condizionamenti esiste ed esige come sempre il concedersi il tempo dell’ascolto, in cui domandarsi “che cosa desidero ora?” “di cosa sento di aver bisogno?”, “di che cosa sono affamata?” per citare Pinkola Estès e il suo libro “Donne che corrono con i lupi”. La risposta arriva e solo a questo punto ci si guarda intorno per capire se ciò che stiamo cercando è lì…il più delle volte bisognerà continuare la ricerca, a tratti sarà faticoso, perchè ci sarà un bisogno che premerà per essere soddisfatto, ma alla fine quando sentiremo di aver trovato ciò che stavamo cercando, sarà una sensazione di completezza e di appartenenza unica.
Per concludere con una metafora, noi possiamo prendere le decisioni più importanti che ci riguardano sfogliando un menù precompilato, ovvero partendo dall’esterno per rispondere a un bisogno interiore, o invece possiamo scegliere di scrivere noi il nostro menù, di mescolare pietanze e aromi secondo i nostri gusti, rispondendo quindi ad un bisogno interiore guardandoci dentro piuttosto che intorno.

 

I prossimi incontri del ciclo “le fiabe un viaggio nell’inconscio femminile” le trovate qui; la partecipazione è gratuita ma è richiesta la prenotazione inviando una mail ad info@comelalbero.it

vassilissa cartolina